LEGGE DI BILANCIO 2025

La Camera ha approvato la legge di Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027. Il provvedimento passa al Senato.

In sintesi

 Irpef

La Manovra va a confermare, e rende strutturale, l’accorpamento delle aliquote Irpef su tre scaglioni:

  • 23% fino a 28mila euro;
  • 35% fino a 50mila euro;
  • 43% oltre i 50mila euro.

Il cuneo fiscale, amplia la platea di lavoratori interessati: salirà da 35.000,00 a 40.000,00 euro la soglia di reddito che permette di aver accesso al taglio. Il meccanismo sarà però diverso da quello in vigore al momento. In sintesi: ci sarà un’indennità esentasse per i redditi fino a 20.000,00 euro (una sorta di bonus non tassabile che varia in funzione del guadagno, dal 7,1% per i redditi fino 8.500,00 euro al 4,8% di quelli a ridosso dei 20.000,00), mentre a salire si va su un sistema di detrazioni fiscali, che va pian piano ad azzerarsi progredendo verso i 40.000,00 euro.

Si dispone una proroga dell’incentivo fiscale alle nuove assunzioni di personale dipendente al periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2024 ed ai successivi due.

 

Bonus bebè e congedo

Per incentivare la natalità e contribuire alle spese per il suo sostegno, per ogni figlio nato o adottato dal 01 gennaio 2025 è riconosciuto un importo una tantum pari a 1.000,00 euro, erogato nel mese successivo al mese di nascita o adozione. Il nucleo familiare di appartenenza del genitore richiedente deve avere una condizione economica con valore ISEE non superiore a 40.000,00 euro annui. Il congedo parentale a sostegno di maternità e paternità fino al sesto anno di vita del bambino viene esteso dal 60% all’80% della retribuzione da due a tre mesi. Nella determinazione dell’ISEE non rilevano le erogazioni relative all’assegno unico e universale.

 

 

 

Misure per famiglie

Arriva il bonus per le attività extra-scolastiche dei giovani da 6 a 14 anni in nuclei con reddito ISEE fino a 15.000,00 euro: sarà il fondo ‘dote famiglia’ ad erogare il contributo ad associazioni, società sportive dilettantistiche ed enti del terzo settore. Arriva anche un Fondo per il sostegno e la valorizzazione della funzione degli oratori. Per sostenere le famiglie arriva un fondo per il sostegno alle attività educative formali e non formali, ovvero sia dentro le scuole che fuori.

 

Scuola

Per promuovere corsi sulla salute sessuale e l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole arriva un fondo da mezzo milione. Viene poi incrementato il contributo per le scuole paritarie che accolgono alunni con disabilità. Un altro fondo sarà destinato al contrasto della povertà alimentare a scuola, per erogare contributi ai nuclei che non riescono a pagare le rette per la mensa nelle primarie. Aumenta la dote del fondo per gli alloggi degli universitari fuori sede e per pagare le borse di studio degli studenti atleti.

 

Risorse per gli indigenti

Arrivano poi nuove risorse per il sostegno degli indigenti e per gli acquisti di beni di prima necessità attraverso la Carta “Dedicata a te”.

 

Ires premiale

Le imprese che accantonano almeno l’80% degli utili dell’esercizio 2024 e ne reinvestono in azienda almeno il 30% (e non meno del 24% degli utili dell’esercizio 2023) pagheranno una Ires ridotta di 4 punti. Gli investimenti non devono essere inferiori a 20.000,00 euro e le aziende dovranno assumere a tempo indeterminato l’1% di lavoratori in più a tempo indeterminato. La misura prevede un ulteriore contributo delle banche.

Viene ridotto dal 65% al 54% il limite all’uso delle perdite fiscali pregresse e delle eccedenze residue di ACE conseguente ai differimenti dei componenti negativi di reddito disposti dai commi precedenti, con riguardo alla determinazione del reddito imponibile del periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2025.

 

 

 

 

Stretta contro l’abuso della Naspi

I lavoratori che hanno presentato le dimissioni volontarie da un impiego a tempo indeterminato nei 12 mesi precedenti avranno diritto alla Naspi in caso di licenziamento solo se hanno almeno 13 settimane di contribuzione dal nuovo impiego.

 

Regime forfettario

E’ stata elevata da 30.000,00 a 35.000,00 euro la soglia limite di reddito da lavoro dipendente e assimilato percepita nell’anno precedente fino alla quale i soggetti percettori possono avvalersi del regime forfetario.

 

Le altre misure per il mondo del lavoro

Arriva la proroga del fondo di garanzia per le Pmi. Previsto anche un Fondo con 3 milioni in 3 anni a sostegno delle imprese dell’indotto Ilva. Per finanziare la partecipazione dei lavoratori alla gestione e agli utili delle imprese ci sarà un fondo ad hoc con 70 milioni. Sale il fondo per le famiglie vittime incidenti lavoro.

Si alza al 30% il limite per la detassazione delle mance che il personale che lavora in bar o ristoranti riceve dai clienti.

Torna, ma solo per i titolari di reddito d’impresa, il credito d’imposta per interventi di manutenzione e restauro di impianti sportivi.

 

Fringe benefit e auto aziendali

Cambia il calcolo della tassazione sulle auto aziendali: colpirà di più quelle a motore termico (l’aliquota sale al 50%) rispetto alle ibride (20%) e alle elettriche (15%).

I fringe benefit invece vengono confermati: anche nel triennio 2025-2027 la soglia di esenzione fiscale resta di 1.000,00 euro per tutti e sale a 2.000,00 euro per i lavoratori con figli a carico.

Aumentano per i nuovi assunti che accettano di traferire la loro residenza oltre i 100 chilometri e far aumentare la mobilità del lavoro.

Cresce da 1,6 a 2,2 miliardi il credito d’imposta per investimenti nella Zona Economica Speciale del Mezzogiorno. Per mantenere i livelli di crescita occupazionale e contribuire alla riduzione dei divari territoriali viene introdotto anche lo sgravio del 25% sui contributi per i lavoratori.

Viene prorogata anche la detassazione dei premi di produttività (al 5%).

Vengono inoltre introdotti sgravi per il lavoro notturno e gli straordinari nel settore del turismo.

Non si potranno poi scalare i costi delle trasferte e le spese di rappresentanza se non vengono fatte con strumenti tracciabili, bonifici o carte di pagamento.

 

Il taglio alle detrazioni fiscali per i redditi più alti

Taglio degli sconti fiscali per chi guadagna più di 75.000,00 euro lordi all’anno.

Come regola generale, il tetto per tutte le detrazioni per la fascia di reddito tra i 75.000,00 e i 100.000,00 euro viene fissato a 14.000,00 euro.

Ci sono però diverse eccezioni: le spese sanitarie e quelle relative ai mutui per la casa sono escluse dal tetto reddituale. La situazione cambia poi a seconda della presenza (o meno) di figli in famiglia.

 

Gli effetti del taglio delle detrazioni

Di seguito sono riportati gli effetti del taglio sulle detrazioni:

Redditi tra 75.000 e 100.000,00 euro: tetto di 14.000 euro che diventa:

– senza figli a carico: 7.000,00 euro (coefficiente 0,50);

– 1 figlio a carico: 9.800,00 euro (coefficiente 0,70);

– 2 figli a carico: 11.900,00 euro (coefficiente 0,85);

– più di 2 figli a carico o portatore handicap: 14.000,00 euro (coefficiente 1)

Redditi superiori a 100.000,00 euro: tetto di 8.000,00 euro che diventa:

– senza figli a carico: 4.000,00 euro (coefficiente 0,50);

– 1 figlio a carico: 5.600,00 euro (coefficiente 0,70);

– 2 figli a carico: 6.800,00 euro (coefficiente 0,85):

– più di 2 figli a carico o portatore handicap: 8.000,00 euro (coefficiente 1).

 

Il tetto agli stipendi dei manager e spending review

Nell’ottica della spending review arriva il tetto ai compensi dei vertici degli enti che ricevono fondi pubblici: non potranno superare i 120.000,00 euro lordi. Il tetto non si applica a Istat, Inps, Inail, Agenzie fiscali, autorità indipendenti, sanità. La spending review per la Rai non riguarderà i costi del personale: la stretta è limitata alle consulenze esterne e prevede una riduzione dei costi per il 2026 almeno del 2% rispetto al corrispondente ammontare sostenuto nella media del triennio 2021-2023, percentuale che sale al 4% nel 2027.

Per la spending review dei ministeri, nel periodo 2025-2027 gli obiettivi di risparmio sono stabiliti per l’importo complessivo di 300 milioni di euro il 2025. Le dotazioni di competenza e di cassa relative alle missioni e ai programmi di spesa degli stati di previsione dei Ministeri sono ridotte, per gli anni 2025 e 2026 e a decorrere dall’anno 2027, nell’ordine attorno ai 2,6 miliardi annui. In totale quindi il taglio si aggira attorno ai 3 miliardi di euro l’anno.

 

Turnover pubblica amministrazione

Nel 2025 scatta il blocco parziale del turnover per la pubblica amministrazione: sono esclusi enti locali, Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco e ricercatori universitari.

 

Via i revisori Mef nelle aziende

Salta la norma sui revisori del Mef nelle aziende e gli enti che percepiscono contributi pubblici oltre i 100.000,00 euro, aumentano però i controlli sui bilanci. Il testo riformulato dispone maggiori controlli finanziari sulle società che ricevono un “contributo significativo” da parte dello Stato con modalità da definire tramite un Dpcm da approvare entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge.

 

Le norme per i politici

Salta l’equiparazione tra ministri parlamentari e non, per questi ultimi solo un rimborso. I ministri e sottosegretari non parlamentari non avranno stipendi equiparati a quelli dei colleghi eletti, ma solo un rimborso delle trasferte per il tragitto “da e per il domicilio o la residenza”. Arriva la cosiddetta norma anti-Renzi, anche per i membri del governo, oltre che per i governatori e i parlamentari, eccetto quelli eletti all’estero: non potranno accettare durante il mandato compensi erogati fuori dall’Ue; ad esclusione dei membri del governo, il divieto salta con la preventiva autorizzazione degli organi di appartenenza, se il compenso non supera i 100.000,00 euro l’anno.

 

Pensioni: tutti gli interventi

Chi è nel sistema contributivo potrà cumulare la previdenza obbligatoria e quella complementare per raggiungere un assegno pensionistico pari a tre volte il minimo, riuscendo ad anticipare la pensione a 64 anni. Nulla di fatto invece per l’apertura di un nuovo semestre di silenzio-assenso per la scelta da parte del lavoratore di spostare il trattamento di fine rapporto dall’azienda alla previdenza complementare.

 

Pensioni: incentivi per non lasciare il lavoro

Scatteranno dal prossimo anno nuovi incentivi per convincere i lavoratori a rinviare la pensione almeno fino all’età di vecchiaia (e in alcuni casi anche dopo): il governo ha quindi deciso di accantonare nuove strette sull’accesso alla pensione anticipata, come aveva invece fatto l’anno scorso, ma ha puntato sulla convenienza per le persone a restare al lavoro. Si rafforzerà dunque il cosiddetto bonus Maroni: chi ha i requisiti per andare in pensione con quota 103 (62 anni di età e 41 di contributi) potrà avere in busta paga i contributi a carico del lavoratore, ovvero il 9,19% della retribuzione.

 

Ape sociale, Opzione donna e Quota 103

Confermate invece tutte e tre le principali misure di flessibilità in uscita, senza cambiare le regole rispetto allo scorso anno. Resta dunque tutto uguale per Ape sociale, Opzione donna e Quota 103.

Ape sociale è di fatto un anticipo pensionistico che può essere ottenuto, per chi ha raggiunto almeno 63 anni e cinque mesi di età anagrafica, soltanto da alcuni lavoratori, cioè da quelli che si trovano in una situazione considerata di svantaggio: disoccupati, care giver, persone con invalidità almeno del 74% e con almeno 30 anni di contributi o impiegati in attività usuranti con almeno 36 anni di contributi.

Quota 103 apre le porte alla pensione anticipata, questa volta con 62 anni di età e 41 anni di contributi versati, imponendo però il ricalcolo contributivo.

Opzione donna consente alle lavoratrici un pensionamento anticipato, ma solo a fronte di 35 anni di contributi e 61 anni di età (ridotti di un anno per ogni figlio, fino a un massimo di due anni).

Le lavoratrici con 4 o più figli potranno accedere alla pensione di vecchiaia con un anticipo di 16 mesi.

 

Il canone Rai

Non trova per ora spazio in Manovra la proroga del taglio del canone Rai, che per il 2024 era passato da 90,00 a 70,00 euro. Senza un nuovo intervento in tal senso si tornerà quindi a 90 euro.

 

Criptovalute e web tax

Viene elevata al 33 per cento l’aliquota della imposta sostitutiva sulle plusvalenze e sugli altri proventi derivanti da operazioni in cripto attività, per le plusvalenze e gli altri proventi realizzati a decorrere dal 1° gennaio 2026.

 

Viene, altresì, eliminata la soglia di esenzione di 2.000,00 euro attualmente vigente ai fini della loro tassazione e della deducibilità dell’eccedenza delle relative minusvalenze sulle plusvalenze, con conseguente ampliamento della base imponibile.

Si prevede la facoltà di assumere per ciascuna cripto-attività posseduta al 1° gennaio 2025, in luogo del costo o del valore di acquisto, il valore esistente in tale data, purché lo stesso sia assoggettato a un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura del 18 per cento.

Viene inoltre chiarito l’ambito applicativo del regime addizionale IRPEF del 10 per cento previsto per le forme di remunerazione operate sotto forma di bonus e stock option ai dirigenti del settore finanziario.

La cosiddetta webtax invece verrà applicata solo alle grandi aziende, con ricavi superiori a 750 milioni di euro, escludendo così le Pmi e l’editoria on line.

 

Rivalutazione terreni e partecipazioni

Si eleva dal 16% al 18% l’aliquota dell’imposta sostitutiva per la rivalutazione delle partecipazioni e dei terreni.

 

Assegnazione agevolata immobili ai soci

Viene riproposto il regime fiscale temporaneo di “assegnazione agevolata” di beni (immobili o mobili registrati) non strumentali ai soci entro il 30 settembre 2025 prevedendo il versamento in due rate di un’imposta sostitutiva pari all’8 per cento (ovvero pari al 10,5 per cento se la società non è operativa) sulla differenza tra valore normale e costo fiscalmente riconosciuto dei medesimi beni.

 

IVA

Con riferimento all’IVA si prevede l’imponibilità, ai fini IVA, delle prestazioni di formazione rese ai soggetti autorizzati alla somministrazione di lavoro e si assoggettano all’aliquota del 5 per cento IVA i corsi di attività alpinistica effettuati dalle guide alpine in attività autonoma.

Si estende il meccanismo di reverse charge “interno” (o inversione contabile) di cui all’articolo 17, comma 5, del D.P.R. n. 633 del 1972, alle prestazioni di servizi effettuate tramite contratti di appalto, subappalto, affidamento a soggetti consorziati o rapporti negoziali caratterizzati da un prevalente utilizzo di manodopera e beni strumentali di proprietà del committente, rese nei confronti di imprese che svolgono attività di trasporto e movimentazione merci e servizi di logistica.

Accise

In materia di accise si prevede a decorrere dall’anno 2025, l’applicazione a regime dell’aliquota di accisa ridotta pari al 50 per cento per i microbirrifici (fino a 10 mila ettolitri) e si prevede una riduzione di accisa anche per i birrifici con produzione tra 10 mila e 30 mila ettolitri e da 30 a 60 mila ettolitri.

 

Sanità

Dal 2025 gli straordinari degli infermieri saranno tassati con la flat tax al 5%.

Previste anche risorse per avviare campagne di informazione e sensibilizzazione in favore delle donne sullo svolgimento di test di riserva ovarica.

Risorse anche per la prevenzione e il monitoraggio del tumore al polmone.

Incrementati i soldi per il bonus psicologo.

Arriva un fondo per il servizio di sostegno psicologico per gli studenti nelle scuole.

Per le Regioni che riusciranno a intervenire sul problema delle lunghe liste di attesa vengono previsti dei premi, mentre arrivano gli aumenti alle indennità di medici e infermieri e al trattamento economico degli specializzandi dell’area non medica con 60 milioni in due anni per la retribuzione dei tirocini di veterinari, psicologi, biologi, farmacisti, odontoiatri, chimici e fisici.

Via libera a un fondo per la stabilizzazione dei ricercatori del Cnr.

Ok anche a un fondo per aumentare gli screening sanitari sul lavoro e un incremento del personale Inail.

 

Automotive, pedaggi e concessioni

Dopo le polemiche per il taglio delle risorse per il Fondo Automotive, varato nel 2022 dal governo Draghi, arrivano a sostegno delle imprese del settore automobilistico 400 milioni in due anni.

Salta l’incremento dell’1,8% per il 2025, delle tariffe autostradali.

Si riduce da 40 a 20 anni la proroga delle concessioni elettriche.

Il maggior gettito derivante dalla norma va a ridurre le bollette per gli utenti.

Arriva una nuova convenzione tra Mit e Anas con una concessione di 50 anni.

 

Grandi opere e trasporti

Arriva un miliardo in più alla Tav Torino-Lione e un altro a Ferrovie per le opere Pnrr.

Altri 200 milioni vanno alla Sibari Catanzaro e 708 milioni vengono destinati al settore idrico e 36 alla diga di Campolattaro.

I nuovi fondi destinati al Ponte sullo Stretto sono pari a 1,4 miliardi, meno dei 3 miliardi inizialmente ipotizzati. Dal primo aprile l’addizionale comunale sui diritti di imbarco è incrementata di 0,5 euro per passeggero su voli con destinazione extra-Ue.

Arrivano anche 120 milioni per incrementare la dote del Fondo per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del tpl.

Ripristinati i fondi per la prosecuzione della Metro C di Roma oltre piazza Venezia, l’ultima stazione della linea di cui è stata avviata la costruzione, per assicurare la prosecuzione fino alla Farnesina. Inizialmente le risorse erano state stornate, vista l’assenza di una progettazione definitiva della tratta.

 

Il Fondo garanzia mutui per la prima casa

Per la garanzia mutui per la prima casa scatta il rifinanziamento, oltre a un prolungamento fino al 2027. Le agevolazioni riguardano gli under 36 e le giovani coppie, con Isee pari a 40mila euro.

Arriva lo stanziamento di 10 milioni di euro per il 2025 e 20 milioni per gli anni successivi per la morosità incolpevole, ovvero in favore di chi non riesce più a pagare l’affitto per cause sopravvenute come la perdita del lavoro.

 

I bonus sugli immobili

La manovra ridisegna le agevolazioni sulla casa per il 2025 con alcune conferme e molti tagli.

L’Ecobonus scenderà al 50% per la prima casa e al 36% per gli altri immobili.

Nel 2026 e 2027 si scenderà ulteriormente al 36% per la prima casa e al 30% per le altre.

La nuova detrazione esclude gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili, in pratica quelle a gas, che godevano finora delle stesse aliquote al 50% o al 65% se abbinate alle valvole termostatiche.

Stesso schema anche per il bonus ristrutturazioni che resterà al 50% ma solo per le abitazioni principali e con tetto di spesa a 96.000,00 euro, mentre per gli altri immobili lo sconto fiscale scenderà al 36% a partire dal primo gennaio 2025, con tetto di spesa a 48.000,00 euro.

Il Sismabonus scenderà al 50% sulla prima casa e 36% sulle altre proprietà immobiliari, con ulteriore decalage nel 2026 e nel 2027 come per le altre agevolazioni.

Infine il Superbonus passerà nel 2025 dal 70% al 65% ma sarà limitata agli interventi per i quali, alla data del 15 ottobre 2024, risulti già presentata la Cilas e, per i condomini, la delibera assembleare di approvazione dei lavori.

Il maxi sconto al 110% rimarrà solo per gli immobili situati nelle zone colpite da eventi catastrofali.

La manovra apre inoltre alla possibilità di detrarre in 10 anni le spese del 2023, rimaste finora escluse dall’opzione.

 

Bonus mobili ed elettrodomestici

Ai contribuenti che già fruiscono della detrazione per gli interventi di ristrutturazione edilizia viene riconosciuta un’ulteriore detrazione dall’imposta lorda per l’acquisto di:

  • mobili 
  • e di grandi elettrodomestici:
    • di classe non inferiore alla classe A per i forni, 
    • alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, 
    • alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, 

finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione, per le spese sostenute nel 2025 e con lo stesso limite di spesa detraibile di 5.000 euro previsto per il 2024.

Nuovo bonus elettrodomestici 2025

Per sostenere la competitività dell’industria, l’occupazione e l’efficienza energetica domestica, nel 2025 viene concesso un contributo ai consumatori finali per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica (classe B o superiore) prodotti in Europa, a condizione che il vecchio apparecchio venga smaltito correttamente.
Il contributo:

  • è pari al 30% del costo dell’elettrodomestico, 
  • fino a un massimo di 100 euro per ciascun acquisto, 
  • elevato a 200 euro per famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro. 

È possibile beneficiare dell’incentivo per un solo elettrodomestico per nucleo familiare.

 

Estrazione aggiuntiva Lotto e Superenalotto

I ricavi dell’estrazione settimanale aggiuntiva per il Lotto e il Superenalotto del venerdì andranno al Fondo emergenze nazionali.

Se nel giorno dell’estrazione ricorre una festività riconosciuta agli effetti civili su tutto il territorio nazionale, l’estrazione è posticipata al primo giorno feriale successivo o, in casi eccezionali, anticipata al primo giorno feriale antecedente.

Il Fondo per le emergenze nazionali viene incrementato di 50 milioni di euro l’anno a decorrere dal 2025.

 

Le entrate da banche e assicurazioni

Nei giorni che hanno portato all’approvazione della Manovra in Cdm, il ministro Giorgetti aveva scatenato diverse polemiche parlando di nuovi “sacrifici” che sarebbero stati chiesti alle banche (e alle assicurazioni). Arrivato il testo, si è scoperto che non si tratta comunque di nuove tasse, ma del posticipo di deduzioni fiscali per il 2025 e il 2026 che verranno recuperate in maniera scaglionata fino al 2030 e di un anticipo dell’imposta di bollo da parte delle assicurazioni.

L’anticipo delle Dta, le imposte differite delle banche e le assicurazioni per il 2025 e 2026, sarà pari a circa 3,5 miliardi.

 

Le altre misure

Nei quasi 150 articoli la manovra interviene su molti fronti:

  • finanzia la formazione di cani guida per disabili;
  • mette un tetto del 40% al tax credit per il cinema con una stretta sugli stipendi dei registi;
  • incrementa, nelle carceri, la presenza di psicologi esperti nella prevenzione e contrasto di reati sessuali, di maltrattamenti in famiglia, nonché nel trattamento intensivo “cognitivo-comportamentale nei confronti degli autori di reati contro le donne”;
  • per lo svolgimento dei Giochi Paralimpici invernali, Milano-Cortina 2026, la manovra predispone un fondo con una dotazione di 500.000 euro per il 2025 e 50 milioni per il 2026.

 

Quote latte e caccia

Per risolvere la questione delle quote latte è prevista l’istituzione di un organismo collegiale con il compito, su richiesta della parte interessata, di proporre un accordo per chiudere le posizioni debitorie pendenti. Stretta sui ricorsi delle associazioni contro i calendari della caccia decisi dalle Regioni, con la possibilità “qualora la domanda cautelare sia accolta e fino alla pubblicazione della sentenza” di consentire l’attività venatoria in base al calendario precedente.

 

Le micronorme

Tra le micro-norme spunta uno stanziamento di 10.000,00 euro per una associazione che promuove il gelato artigianale.

Arriva un’aliquota ridotta per i micro-birrifici artigianali.

Fondi anche alle celebrazioni della Resistenza e per la casa museo di Matteotti.

Viene istituito un Comitato ad hoc con 6 milioni in tre anni per promuovere la ricerca scientifica attraverso la celebrazione di Alessandro Volta.

Altri 6 milioni nel 2025 vanno alle celebrazioni dei 2.500 anni della città di Napoli.

Salgono da 20 a 50 milioni di euro i fondi destinati a misure in favore dell’editoria nel 2025.

Viene inoltre innalzata da 1.000,00 a 1.100,00 euro la detrazione per il mantenimento dei cani guida.