LEGGE DI BILANCIO 2023

La Legge di Bilancio per il 2023, approvata dal Consiglio dei ministri il 21 novembre 2022, ha ricevuto il via libera definitivo del Senato il 29 dicembre 2022. Ecco le principali misure previste nella manovra.

 

PACCHETTO CONTRO IL CARO ENERGIA

Per il primo trimestre 2023 è confermata l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette e rifinanziato il credito d’imposta per le imprese piccole e le attività come bar, ristoranti ed esercizi commerciali che salirà dal 30% al 35%, mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%.

Inoltre, nel 2023 l’aliquota IVA si riduce al 10% per i pellet e al 5% per i consumi associati al teleriscaldamento relativi al primo trimestre dell’anno.

Prorogata anche al primo trimestre 2023 l’aliquota IVA ridotta al 5% per le somministrazioni di energia termica prodotta con gas metano in esecuzione di un contratto servizio energia.

L’Autorità per l’energia potrà sospendere fino al 31 gennaio 2023 i distacchi di gas per le grandi imprese morose.

 

PACCHETTO FAMIGLIA

Bonus sociale bollette

Per le famiglie più fragili confermato e rafforzato il meccanismo che consente di ricevere il bonus sociale bollette, con un innalzamento della soglia Isee da 12.000 euro a 15.000 euro.

Misure contro inflazione

Riduzione dell’Iva al 5% per i prodotti per l’infanzia e per l’igiene intima femminile. Viene inoltre istituito un fondo di 500 milioni di euro destinato alla realizzazione di una “Carta Risparmio Spesa” per redditi bassi fino a 15mila euro gestita dai Comuni e volta all’acquisto di beni di prima necessità. Si tratta di una sorta di “buoni spesa” da utilizzare presso punti vendita che aderiscono all’iniziativa con un’ulteriore proposta di sconto su un paniere di prodotti alimentari.

Assegno unico per le famiglie

Dal 01 gennaio 2023 previsto un incremento del 50% dell’assegno unico per le famiglie con figli di età inferiore a un anno e per i figli con una età compresa da uno a tre anni per le famiglie con tre o più figli e con Isee fino a 40.000 euro. Prevista anche una maggiorazione del 50% dell’assegno unico per le famiglie con 4 o più figli. Confermate e rese strutturali le maggiorazioni dell’assegno unico per i disabili.

Congedo parentale

Previsto un mese in più di congedo facoltativo e retribuito all’80%, utilizzabile da uno dei due genitori (in via alternativa) fino ai sei anni di vita del figlio.

Taglio cuneo fiscale fino 3% per i lavoratori dipendenti con redditi bassi

Esonero contributivo del 2% per redditi fino a 35.000 euro e del 3% per redditi fino a 25.000 euro. La riduzione del cuneo è tutta a beneficio dei lavoratori.

Premi di produttività detassati

Per i dipendenti aliquota al 5% per premi di produttività fino a 3.000 euro.

Agevolazioni assunzioni a tempo indeterminato

Agevolazioni, tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023, alle assunzioni a tempo indeterminato con una soglia di contributi fino a 8 mila euro per donne e giovani che hanno già un contratto a tempo determinato e per i beneficiari del reddito di cittadinanza.

Agevolazioni per acquisto prima casa

Proroga per il 2023 delle agevolazioni per acquisto prima casa per i giovani under 36.

Rinegoziazione dei contratti di mutuo ipotecario

Per attenuare l’impatto degli aumenti dei tassi di interesse sui mutui a tasso variabile è stata ripristinata la norma del 2012 che permette di trasformare i mutui ipotecari da tasso variabile a tasso fisso. Per beneficiare di questa misura è previsto un Isee massimo di 35.000 euro e un tetto massimo del mutuo fino a 200.000 euro per l’acquisto della prima casa.

Flat tax incrementale per i lavoratori al 15%

Introduzione per i lavoratori autonomi di una flat tax incrementale al 15% con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40.000 euro.

La disposizione in questione prevede che, limitatamente al 2023, i contribuenti persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni, diversi da quelli che applicano il regime forfetario, potranno applicare in via opzionale, in sede di dichiarazione dei redditi 2024 (in luogo delle aliquote per scaglioni di reddito stabilite dall’articolo 11 del Tuir), un’imposta del 15% sostitutiva dell’IRPEF e relative addizionali, sull’eccedenza del reddito d’impresa e/o di lavoro autonomo rispetto al più elevato importo del reddito d’impresa e/o di lavoro autonomo dichiarato negli anni 2020, 2021 e 2022. 

Determinazione della base imponibile per il calcolo dell’imposta agevolata

In sostanza, l’imposta sostituiva agevolata si calcolerà applicando l’aliquota del 15% su:

  • una base imponibile, comunque non superiore a 40.000 euro, 
  • pari alla differenza tra il reddito d’impresa e di lavoro autonomo determinato nel 2023 e il reddito d’impresa e di lavoro autonomod’importo più elevato, dichiarato negli anni dal 2020 al 2022

L’eventuale eccedenza rispetto a tale importo è soggetta ad IRPEF secondo i criteri ordinari (di tale eccedenza si tiene comunque conto ai fini della spettanza e per la determinazione di deduzioni, detrazioni o benefìci di qualsiasi titolo, anche di natura non tributaria, qualora il riconoscimento di detti benefici sia subordinato al possesso di requisiti reddituali).

È, inoltre, disposta una franchigia pari al 5% dell’importo più elevato dichiarato negli anni dal 2020 al 2022 (considerato nel calcolo della base imponibile), che resta assoggettata all’IRPEF secondo i criteri ordinari.

Ai fini della determinazione degli acconti dovuti (Irpef e relative addizionali) per il periodo d’imposta 2024 si assume, quale imposta del periodo precedente, quella che si sarebbe determinata non applicando le suddette disposizioni agevolative, ma applicando i criteri ordinari (le aliquote per scaglioni di reddito stabilite dall’articolo 11 del Tuir).

Flat tax incrementale: esempio di calcolo e potenziale risparmio fiscale

Da una prima interpretazione della disposizione contenuta nella legge di bilancio 2023, proviamo ad ipotizzare un esempio pratico, per comprendere meglio come verrà determinata la base imponibile sulla quale applicare l’aliquota agevolata.

Ipotizziamo il caso di un contribuente che, in sede di dichiarazione dei redditi 2024, valuti la convenienza o meno di prendere in considerazione l’applicazione della Flat tax incrementale e che abbia conseguito redditi d’impresa e di lavoro autonomo nei seguenti periodi d’imposta:

 

Periodo d’imposta

Reddito di riferimento

periodo d’imposta 2023

90.000 euro

periodo d’imposta 2022

60.000 euro

periodo d’imposta 2021

35.000 euro

periodo d’imposta 2020

50.000 euro

 

Al fine della determinazione della base imponibile, sulla quale applicare l’aliquota del 15%, si dovrà innanzitutto calcolare la differenza tra:

  • il reddito conseguito nel 2023 pari a 90.000
  • e il reddito più elevato del triennio 2020-2022, che nel nostro esempio corrisponde a quello conseguito nel 2022 pari a 60.000 euro.

Avremo quindi una differenza pari a (90.000 – 60.000) = 30.000 euro

Dal tenore della norma, per determinare la base imponibile, si dovrà decurtare dalla differenza, il 5% dell’importo del reddito più elevato registrato nel triennio, ovvero a 3.000 euro (60.000*5%). 

Otterremo una base imponibile pari a 27.000 euro (30.000 – 3.000), sulla quale dovrà essere applicata l’aliquota del 15%.

L’imposta sostitutiva sarà pari a 4.050,00 euro (Flat tax).

A questa si dovrà aggiungere l’imposta lorda calcolata per scaglioni, sulla differenza tra reddito conseguito nel 2023 e base imponibile sulla quale è stata applicata la flat tax incrementale, ovvero un’imposta lorda di 19.990 euro (calcolata sulla differenza tra 90.000 – 27.000 = 63.000).

Applicando la Flat tax incrementale il contribuente avrà un totale Imposte di 24.040,00 euro.

In maniera estremamente semplificata, senza considerare quindi detrazioni, addizionali ecc., il contribuente avrebbe un risparmio fiscale consistente, in quanto applicando le aliquote Irpef per scaglioni di reddito sull’intero reddito del 2023 di 90.000, avrebbe determinato un’imposta lorda pari a 31.600,00 euro contro i 24.040,00 euro.

L’ipotetico risparmio fiscale ottenuto applicando la flat tax in luogo della tassazione ordinaria, ammonterebbe a 7.560,00 euro.

Flat tax per autonomi e partite IVA

Estesa la flat tax al 15% per autonomi e partite Iva con ricavi fino a 85mila.

Reddito alimentare

Avvio della sperimentazione del reddito alimentare per chi è in povertà assoluta. Con un fondo da 1,5 milioni nel 2023 e 2 milioni nel 2024 saranno distribuiti pacchi alimentari, realizzati con l’invenduto della distribuzione alimentare.

Superbonus

Modifica dei termini previsti dal Dl quater per la presentazione della Cilas per i condomini.

I condomini per poter beneficiare del Superbonus al 110% potranno presentare la Cilas entro il 31 dicembre 2022 a condizione che la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori sia stata adottata entro il 18 novembre 2022.

Confermata a partire dal 01 gennaio 2023 la rimodulazione del bonus dal 110% al 90%.

Bonus mobili e elettrodomestici green

Proroga della detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici green. Il tetto per il 2023 viene innalzato a 8.000 euro (rispetto ai 5mila previsti a legislazione vigente).

Bonus psicologo

Il bonus psicologo diventa permanente e sale da 600 a 1.500 euro, con tetto Isee a 50.000 euro.

Carta cultura giovani e carta del merito

Per favorire l’accesso dei giovani ad iniziative culturali è stata rivista la misura per la card diciottenni, e sono state istituite la “carta della cultura giovani”, destinata a tutti i residenti appartenenti a nuclei familiari con Isee non superiore a 35.000 euro e utilizzabile nel diciannovesimo anno di età, e la “carta del merito”, in favore dei ragazzi che hanno conseguito entro il diciannovesimo anno di età il diploma finale presso istituti di istruzione secondaria superiore o equiparati con una votazione di almeno 100 centesimi.

 

PENSIONI

Stop alla Legge Fornero

Avvio di un nuovo schema di anticipo pensionistico per il 2023 che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica (quota 103). Per chi decide di restare a lavoro rifinanziato bonus Maroni che prevede una decontribuzione del 10%.

Opzione Donna

Prorogata per il 2023 “Opzione donna” con modifiche: in pensione a 58 anni con due figli o più, 59 con un figlio, 60 altri casi. “Opzione donna” è riservata a particolari categorie: caregiver, invalide (invalidità superiore o uguale al 74%) e lavoratrici licenziate o dipendenti di aziende per le quali è attivo un tavolo di crisi.

Ape sociale

Confermata anche per il 2023 la misura dell’Ape sociale (“Anticipo PEnsionistico” sociale) per i lavori usuranti.

Indicizzazione pensioni

Revisione del meccanismo di indicizzazione delle pensioni per gli anni 2023-2024, al fine di tutelare i soggetti più bisognosi. Prevista una rivalutazione del 120% del trattamento minimo e dell’85% per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo.

Pensioni minime

Previsto per il 2023 l’innalzamento a 600 euro delle pensioni minime per gli over 75.

 

IMPRESE

Per favorire gli investimenti nei settori industria e turismo sono stati rifinanziati, nel periodo 2023-2027, i contratti di sviluppo con uno stanziamento complessivo di 4 miliardi.

Rifinanziati la nuova Sabatini con 150 milioni per agevolare gli investimenti in beni strumentali e il Fondo di garanzia Pmi.

Prorogato bonus Ipo: il credito d’imposta per favorire la quotazione delle Pmi in Borsa.

Rivista la disciplina per l’accesso al regime di contabilità semplificata con l’innalzamento da 400mila a 500mila euro di ricavi e compensi per le imprese aventi per oggetto prestazioni di servizi, e da 700mila a 800mila per le imprese aventi per oggetto altre attività.

Previsto, inoltre, l’innalzamento dal 3% al 6% della deducibilità delle quote di ammortamento dei fabbricati strumentali utilizzati in determinati settori.

Sospesa anche per il 2023 l’entrata in vigore di plastic e sugar tax.

MISURE PER IL SUD

Prorogati al 2023 le agevolazioni (credito d’imposta e incentivi) sugli investimenti effettuati nelle regioni del Mezzogiorno, nelle Zone economiche speciali (Zes) e per gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione in favore delle imprese localizzate al Sud.

 

ALTRI INTERVENTI

Reddito di cittadinanza

Inizia il periodo transitorio verso l’abolizione del reddito di cittadinanza. Dal 01 gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età) è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 7 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili. È inoltre previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, il beneficio del reddito decade come nel caso in cui si rifiuti la prima offerta di lavoro. Inoltre, la quota dell’assegno destinata all’affitto sarà pagata direttamente ai proprietari.

Il reddito di cittadinanza sarà abrogato il 01 gennaio 2024 e sarà sostituito da una nuova riforma. I risparmi di spesa verranno allocati in un apposito fondo che finanzierà la riforma complessiva per il sostegno alla povertà e all’inclusione.

Tregua fiscale

A partire dal 31 marzo 2023 cancellazione delle cartelle fino al 2015 che hanno un importo inferiore a 1.000 euro.

Rateizzazione (fino a 5 anni) dei pagamenti fiscali non effettuati nel 2022 senza aggravio di sanzioni e interessi per chi, a causa dell’emergenza Covid, caro bollette e difficoltà economiche, non ha versato le tasse. Prevista una mini sanzione del 3% sui debiti del biennio 2019-2020.

Per le società sportive è previsto che paghino tutti i contributi previdenziali entro il 29 dicembre 2022 e dal 01 gennaio il 3% (sanzione) anticipato sugli importi dovuti al fisco (sospesi durante emergenza sanitaria), che potranno essere corrisposti in 60 rate, con le stesse modalità previste per tutte le aziende che intendono regolarizzare la loro posizione.

Tetto al contante

Dal 1° gennaio 2023 la soglia per l’uso del contante salirà da 1.000 a 5.000 euro.

Costi commissioni Pos

Istituito un tavolo permanente tra le categorie interessate per valutare soluzioni per mitigare l’incidenza dei costi delle transazioni elettroniche tra 0 e 30 euro per gli esercenti con fatturato fino a 400mila euro. Qualora non si raggiunga un’intesa sarà previsto un contributo straordinario a carico delle banche pari al 50% degli utili derivanti dalle commissioni e dalle transazioni fino a 30 euro.

Entrate da extraprofitti società energetiche

Nel 2023 è istituito un “contributo di solidarietà” temporaneo del 50% sul reddito 2022 che eccede per almeno il 10% la media dei redditi complessivi conseguiti nel periodo 2018-2021. L’ammontare del contributo non può superare il 25% del patrimonio netto alla data di chiusura dell’esercizio antecedente a quello in corso al 01 gennaio 2022.

La tassa sugli extraprofitti si applicherà alle società che generano almeno il 75% dei loro ricavi da attività nei settori della produzione e rivendita di energia, gas e prodotti petroliferi.

Riattivazione società “Ponte Stretto”

Per riavviare il progetto di realizzazione del ponte sullo Stretto prevista la riattivazione della società “Stretto di Messina spa” attualmente in liquidazione.