Legge di Bilancio 2024 – le novità in materia di lavoro

Contribuzione agevolata per lavoratori subordinati

Tra queste, il taglio del cuneo fiscale a carico dei lavoratori dipendenti, esclusi i rapporti di lavoro domestico, senza effetti sul rateo di tredicesima, disposto in via eccezionale per tutto il 2024. L’esonero sarà di 6 punti percentuali a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 2.692,00 euro, al netto del rateo di tredicesima; di 7 punti percentuali, a condizione che la stessa retribuzione, sempre parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 1.923,00 euro, al netto del rateo di tredicesima.

 

Incentivo fiscale per nuove assunzioni

Un altro aspetto rilevante in materia di lavoro contenuto nel decreto legislativo n.216/2023, riguarda la cosiddetta “assunzione incrementale“. Per i titolari di reddito d’impresa e per gli esercenti arti e professioni, la novità consiste nell’incremento del 20% del costo del personale di nuova assunzione con contratto a tempo indeterminato.

Questo incremento è applicato ai fini della determinazione del reddito e rappresenta un sostegno significativo per le imprese che decidono di ampliare la propria forza lavoro.

È importante notare che, nonostante la previsione richieda un decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, da emanarsi entro trenta giorni, l’implementazione di questa disposizione può avere impatti positivi sulle decisioni di assunzione.

Sebbene sia una misura indirettamente legata alla sfera lavorativa, il suo effetto sulla deducibilità dei costi dal reddito d’impresa la rende un incentivo di rilievo per le imprese, promuovendo la creazione di nuovi posti di lavoro e sostenendo la crescita economica complessiva.

 

Fringe benefit 

La legge prevede, poi, limitatamente al periodo d’imposta 2024 e in deroga a quanto previsto dall’art. 51, comma 3, prima parte del terzo periodo del TUIR, che non concorrono a formare il reddito, entro il limite complessivo di 1.000,00 euro, il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti, nonché le somme erogate o rimborsate agli stessi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche di acqua, luce e gas.

Tale limite è elevato a 2.000,00 euro per i lavoratori dipendenti con figli, compresi quelli nati fuori dal matrimonio e riconosciuti, i figli adottivi o affidati, con redditi non superiori a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili.

 

Tassazione agevolata per salario variabile

La Legge di Bilancio 2024 riduce l’aliquota dell’imposta sostitutiva dell’IRPEF al 5% per premi e somme erogate in applicazione dei premi di risultato, entro il limite di importo complessivo di 3.000,00 euro lordi.

Un’incentivazione diretta per premiare la produttività e il raggiungimento degli obiettivi concordati con le organizzazioni sindacali.

 

Detassazione lavoro notturno e festivo nel settore turistico

In aggiunta, dal 1° gennaio al 30 giugno 2024, ai lavoratori degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e ai lavoratori del comparto del turismo, inclusi gli stabilimenti termali, è riconosciuto un trattamento integrativo speciale che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario effettuate nei giorni festivi.

 

Esenzione contributiva per lavoratrici madri

Numerosi, poi, gli interventi normativi disposti dalla Finanziaria a sostegno della genitorialità e della famiglia.

Per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, infatti, viene riconosciuto un esonero contributivo in favore delle lavoratrici madri di 3 o più figli con rapporto di la­voro dipendente a tempo indeterminato, pari al 100% della quota dei contributi previdenziali a carico del lavoratore fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, nel limite massimo annuo di 3.000,00,00 euro riparametrato su base mensile.

Lo sgravio, tra gli altri, è riconosciuto in via sperimentale dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 anche alle lavoratrici madri di due figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico, fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.

 

 

Congedo parentale ampliato

Potenziato per il 2024 anche l’istituto del congedo parentale: 

  • i genitori potranno fruire in alternativa tra loro, per la durata massima complessiva di due mesi fino al sesto anno di vita del bambino, di un congedo indennizzato all’80% della retribuzione mensile.
  • per il secondo mese l’indennizzo è pari al 60%, percentuale elevata all’80% per il solo anno 2024.

 

Esenzione contributiva per lavoratrici vittime di violenza

Viene previsto, inoltre, il riconoscimento di un esonero previdenziale del 100% per i datori di lavoro che nel triennio 2024-2026 assumeranno donne disoccupate vittime di violenza e beneficiarie della misura del reddito di libertà.

 

Proroga anticipo pensioni

Spazio nel provvedimento anche al capitolo pensioni, sono state prorogate per il 2024, infatti, alcune misure di anticipo pensionistico già sperimentate negli anni precedenti come Quota 103 (62 anni e 41 di contributi), Ape Sociale (63 anni e 5 mesi) e Opzione Donna. 

 

Modifiche dell’IRPEF

Per l’anno 2024, viene eliminato lo scaglione del 25%, incluso nell’applicazione dell’aliquota minima. Per l’anno 2024, nella determinazione dell’imposta sul reddito sulle persone fisiche, l’imposta lorda è calcolata applicando le seguenti aliquote per scaglioni di reddito:

  • fino a 28.000,00 euro, 23%;
  • oltre 28.000,00 euro e fino a 50.000,00 euro, 35%;
  • oltre 50.000,00 euro, 43%.

Le nuove aliquote per scaglioni di reddito e l’innalzamento della detrazione per lavoro dipendente a 1.955,00 euro offrono un quadro fiscale rinnovato.